Le fantastiche foto delle Grotte del Monte Piana

Noi comuni mortali del III millennio abbiamo avuto immaginazione dell'interno delle Grotte del Monte Piana, o Acqua de' Grotte, tramite il racconto di chi, negli anni '80 e antecedenti, aveva avuto la possibilità di infilarsi in quelle anguste cavità sotterranee. Meno male che l'amico Gerardo Gaeta, geologo residente a Salerno ma che ha vissuto lungamente gli anni della giovinezza qui a Forino, ci viene in soccorso a soddisfare questa curiosità. Insieme ad altri impavidi speleologi, qualche tempo fa ha visitato quelle grotte che sulle carte topografiche erroneamente sono indicate in località Acqua di Mogliano, località che in effetti si trova a un paio di km di distanza in linea d'aria. Comunque, tornando allo spettacolo dell'interno delle grotte,  possiamo finalmente farne conoscenza grazie alle foto scattate durante quell'escursione sotterranea. Ringrazio quindi il dott. Gerardo Gaeta per averci concesso questa opportunità, e mi raccomando, che nessuno si faccia venire la curiosità di entrarvi: senza la necessaria esperienza, preparazione ed attrezzatura è un rischio che non vale di correre.

 

 La descrizione dei luoghi tratta da  "Un percorso montano forinese e le sue storie di vita"

"... Comunque la strada prosegue a ridosso del già citato vallone di Bella Ficucella, per giungere, dopo un centinaio di metri, alle Grotte. Un luogo dal fascino particolare, talvolta inquietante. Sembra che il bosco incomba sopra di te e che da un momento all'altro inizi a scivolare giù. Dopo il terremoto del 1980 sono state murate, ma mi hanno raccontato di quando le Grotte erano aperte. Che per entrarvi bisognava abbassarsi quasi fino a strisciare, e che una volta entrati il buio era meno pauroso del fragore dell'acqua che vi scorreva. Ora, da qualche apertura, il buio si può solo intuire. Ma di certo intimorisce il fragore dell'acqua che si sente scorrere nelle profondità del sottosuolo. Fenomeno udibile soprattutto nei periodi di massima portata, tra dicembre e marzo. E tante sono le leggende che si raccontano su questo posto. Dalla "Storia di Forino" di Padre Girolamo Tornatore, riportiamo questo passo: "...del fosso delle Pescare vi è chi stima che il condotto sotterraneo non sia che un emissario del lago sprofondato, tanto più che non è il solo, ma ve n'è un altro chiamato Acque delle Grotte, con una corrente sotterranea che alimenta il fiume che passa per Sarno. Intorno a questa seconda bocca d'acqua si racconta una storiella e cioè che un tale di Sarno, trovandosi in quei paraggi quale guardiano di maiali, introduceva in questa bocca delle Grotte qualche maiale, che sua moglie a Sarno ripescava nel fiume.Volemmo vedere da vicino e più volte questa località, anche in compagnia di persona tecnica e quantunque vi siano, nella località chiamata Grotte, tutti i segni, come ci insegna l'idrografia, di sorgenti sotterranee, pure non vi riscontrammo il letto del fiume. Qualcuno ci potrà obiettare che l.eruzione delVesuvio del 79 dopo Cristo ne poté deviare il corso; e va bene, ma allora i maiali della storiella andavano a Sarno ai tempi beati di Adamo ed Eva ! ..." Quiete accompagnata a senso di instabilità, questo evoca il rimanere in silenzio per qualche minuto in questo luogo. L'acqua, d'inverno, fuoriesce dalle grotte formando un allegro ruscelletto, che si dirige verso il Vallone dei Palombi, per perdersi in qualche altra cavità nascosta tra rovi e sterpi. E' facile, in questo silenzio, soprassaltare per l'uccello di turno che, improvvisamente, prende il volo dagli alberi, alzando alto nel cielo il suo gorgheggio."