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Quando Nuvolari sfrecciava per le strade di Forino
 

Tazio Nuvolari

La passione dei forinesi per i motori è sempre stata forte: seguitissime sono state le prove speciali del Rally dell'Irpinia, che si è disputato fino a qualche anno fa. Erano tante le persone assiepate lungo i tornanti delle Breccelle, ad attendere il passaggio delle Supercinque Turbo, delle 205, delle Ritmo e delle Ascona. E nel dopo gara molti erano quelli che si cimentavano ad emulare le gesta dei piloti con le loro utilitarie, e che concludevano le loro "sfrenate" discese con testacoda o ribaltate. E per finire, anche il fascino delle auto storiche conquista i forinesi: oltre ad avere tra i nostri compaesani qualche "collezionista", seguitissime sono le sfilate organizzate periodicamente dall'ACI di Avellino. Ma che c'entra Nuvolari con Forino? Bene, a cavallo tra il 1928 e il 1933 venne organizzata dal RACI di Avellino una gara automobilistica denominata Circuito Principe di Piemonte. Il percorso snodava tra Avellino, Monteforte, Forino, Contrada, Bellizzi e di nuovo Avellino, che era ovviamente sede di partenza e arrivo. Questo percorso, lungo 24,951 km veniva ripetuto 10 volte, tranne nell'edizione del 1930, anno in cui i giri furono 12. Tazio Nuvolari, il famoso pilota mantovano, passò, o meglio, sfrecciò per Forino il 24 di giugno del 1932, partecipando alla V edizione della corsa e ottenendo anche il giro più veloce e impiegando il minor tempo complessivo di sempre. Segnalare Nuvolari come partecipante alla corsa, è comunque riduttivo per gli altri grandi campioni che vi presero parte.

A chi è appassionato di storia delle corse automobilistiche diranno altrettanto i nomi di Guido D'Ippolito, Giuseppe Morandi, Luigi Fagioli e "Baconin" Borzacchini, altri "virtuosi" del volante che si cimentarono nelle sfide di quegli anni. Dai documenti dell'epoca, possiamo leggere una descrizione della valle di Forino, intrisa di enfasi ed entusiasmo propri di quegli anni, quando l'amor patrio e l'autarchia la facevano da padrone secondo i dettami della cultura fascista. 

Ecco come veniva descritto il panorama del nostro territorio dopo aver lasciato l'abitato di Monteforte:
"
..., si penetra in una penombra verdognola piena di mistero e si sale pel bosco di Monsignore tra m.Esca (m.873) e m.Fagliesi (m.941). Che superba cornice ! Una chiostra verde cupa, fronzuta, fittissima, che ascende in ripido pendio verso il passo delle Breccelle (m.661). Bisogna addentrarsi nel'a boscaglia per sentirne tutta la malia incantarice! Dall'alto delle Breccelle si gode tutta la magnificenza dell'ampia conca smeraldina di Forino, dominata da alte dorsali tra le quali s'insinuano deliziose e pittoresche vallette. Di fronte sulla collina ridente di S.Nicola, piedistallo di verzura, s'innalzano vecchie rovine feudali.

Alcuni dei partecipanti all'edizione del 1931 in posa prima della gara

Poco più a destra il m.Romola (m.778) drizza la schiena irta di castagneti, ed ai suoi fianchi sgusciano nelle vallette due nastri bianchi: la rotabile di Salerno per Montoro e Mercato, e quella di Sarno per Bracigliano; e tra un groviglio di dorsali serpeggia la strada che per il meraviglioso colle di S.Cristina, sotto m.Boschitello (m.830), scende a Moschiano, nella ubertosa piana di Lauro e di Nola. Solenni e fantastici scenari di poggi ombrosi, di dolci colline, coronate di pampini, di vallette e dai fondi vellutati e smaglianti di fiori. Al di là altre montagne bluastre, avviluppate di nebbia, come un mare in tempesta, evocano le linee maestose delle nostre Alpi. La strada rapidamente scende con svolte ardite e paurose in mezzo ai boschi. Salutato il ridente villaggio di Petruro, la macchina balza vivace al sole al rettilineo Celsi e fila verso Contrada attraversando l'ampia, calda e ferace valle che si apre tra m.Fagliesi e m.Bufoni. Nell'occhio sono ancora impresse le severe bellezze delle altitudini ....". Parole che rendono onore, queste, alla bellezza della terra di Forino, continuamente dimenticata, allora come oggi, da chi è preposto alla promozione del territorio sotto il profilo turistico. Comunque, come tutte le belle favole, anche quella del Circuito di Avellino, annoverata tra le più importanti gare europee, alla pari di altre ben più gloriose e conosciute, terminò. L'edizione del 1933, dopo l'apice conosciuto l'anno prima, fu una sfida tra comprimari. Resta il fatto che, almeno a quei tempi, i campioni dell'automobilismo dell'epoca, fecero capolino sulle strade di Forino.

    
Albo d'Oro del Circuito di Avellino, "Coppa Principe di Piemonte"

I edizione, 16 settembre 1928
Partenti: non pervenuto; Classificati: 15; Distanza: 24,951 km x 10 giri = 249,510 km
Giro più veloce: Guido D'Ippolito, Alfa Romeo 1500, il 5° in 18' 1.8", velocità media 83,031 km/h
Classifica:
1. - Guido D'Ippolito, Alfa Romeo 1500, in 3h 6' 19", media 80,35 km/h
2. - Luigi Leonetti, Alfa Romeo 1500, a 7' 21"
3. - Giuseppe Morandi, O.M. 2000, a 9' 12"
II edizione, 7 luglio 1929
Partenti: 26; Classificati: 13; Distanza: 24,951 km x 10 giri = 249,510 km
Giro più veloce: Giuseppe Morandi, O.M., in 17' 17.20", velocità media 86,593 km/h
Classifica:
1. - Giuseppe Morandi, O.M., in 2h 54' 10", media 85,955 km/h
2. - Guido D'Ippolito, Alfa Romeo, a 1' 50"
3. - Federico Caflish, Mercedes, a 4' 25"
III edizione, 6 luglio 1930
Partenti: 24; Classificati: 12; Distanza: 24,951 km x 12 giri = 299,412 km
Giro più veloce: Luigi Fagioli, Maserati, il 10° in 16' 30.6", velocità media 90,703 km/h
Classifica:
1. - Luigi Fagioli, Maserati, in 3h 28' 00", media 87,772 km/h
2. - Luigi Arcangeli, Alfa Romeo, a 1' 4"
3. - Archimede Rosa, O.M., a 2' 12"
IV edizione, 19 luglio 1931
Partenti: 19; Classificati: 11; Distanza: 24,951 km x 10 giri = 249,510 km
Giro più veloce: Cesare Pastore, Maserati, il 6° in 16' 22.0", velocità media 91,47 km/h
Classifica:
1. - "Baconin" Borzacchini, Alfa Romeo 2000, in 2h 48' 41", media 88,749 km/h
2. - Francesco Severi, Alfa Romeo, a 3' 11"
3. - Cesare Pastore, Maserati, a 3' 40"
V edizione, 24 luglio 1932
Partenti: 17; Classificati: 10; Distanza: 24,951 km x 10 giri = 249,510 km
Giro più veloce: Tazio Nuvolari, Alfa Romeo 2300, l' 8° in 15' 33.2", velocità media 96,273 km/h
Classifica:
1. - Tazio Nuvolari, Alfa Romeo 2300, in 2h 38' 00", media 94,750 km/h
2. - Guido D'Ippolito, Alfa Romeo, a 3' 10"
3. - Luigi Fagioli, Maserati 2500, a 8' 32"
VI edizione, 6 agosto 1933
Partenti: non pervenuto; Classificati: 9; Distanza: 24,951 km x 10 giri = 249,510 km
Giro più veloce: Luigi Premoli, BMP 3000, il 3° in 15' 59.8", velocità media 93,576 km/h
Classifica:
1. - Eugenio Siena, Alfa Romeo, in 2h 44' 43", media 90,784 km/h
2. - Renato Balestrero, Alfa Romeo 2300, a 16"
3. - Luigi Premoli, BMP 3000, a 2' 15"

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