Società Operaia di Mutuo Soccorso
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La nascita delle Società Operaie in Italia
Nella seconda metà del XIX secolo, a seguito delle profonde modificazioni
economiche e sociali conseguenti all’ avvio dell’ industrializzazione e alla
formazione dello stato unitario, si sviluppa il movimento associativo delle
classi lavoratrici. Nascono così le prime Società Operaie di Mutuo Soccorso
aventi scopo principale l’assistenza, beneficenza, mutualità e, soprattutto, per
porsi come punto di riferimento per la classe operaia.Da questi principi nascerà
a Milano, proprio per iniziativa delle prime Società Operaie, la prima Camera
del Lavoro in Italia. Influenzate da ideali mazziniani e socialisti, alcune
Società Operaie, oltre a perseguire fini di beneficenza e di mutuo soccorso,
scelgono anche di impegnarsi attivamente a fianco dei lavoratori nella loro
battaglia contro lo sfruttamento.
Questo, chiaramente, era possibile laddove non
era predominante il latifondismo.
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Basandosi quindi su principi di mutualismo,
giustizia e libertà, esse diventano soggetti essenziali per la creazione di
luoghi di ritrovo, di cultura e di istruzione, favorendo nel proletariato la
presa di coscienza della propria condizione politica e sociale; da ricordare le
campagne di istruzione e alfabetizzazione degli operai. La prima grande guerra
rallentò ma non fermò le attività delle Società Operaie, dedite in quegli
oscuri periodi all’assistenza dei cittadini e maggiormente alle famiglie dei
soldati al fronte. Più forte della guerra fu il fascismo, il quale al suo
avvento ebbe fra i principali fini quello di distruggere tutti i movimenti di
libera associazione. Con la caduta del fascismo ripresero vita le attività
associative, tra cui quella delle Società Operaie.
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La nascita della Società Operaia di Forino
La
comunità di Forino non restò insensibile di fronte a questo generoso movimento
sociale, comprendendo quali e quanti vantaggi poteva favorire presso i più
bisognosi. Intorno al 1882 si costituì quindi la Società Operaia di Mutuo
Soccorso che si diede come regola di vita l'osservanza della pratica Religiosa,
l'amore verso la Patria, lo sviluppo dell' Istruzione e la dedizione al Lavoro.
La Società si dà come scopo di provvedere ai bisogni dei suoi membri e
di migliorare la condizione sociale ed economica degli operai, promuovendo fra
di essi l'incremento e la diffusione dell'istruzione e dell'educazione.
Per
conseguire tali scopi si valeva per la parte materiale: dei soccorsi che
distribuisce al socio operaio, reso impotente al lavoro per temporanea o cronica
infermità, per vecchiaia o per grave disgrazia non imputabile a colpa del
socio; di una cassa di prestito destinata a svolgere mediante il capitale le
forze produttive del paese; di quegli altri mezzi che saranno riconosciuti
conducenti allo scopo per il quale la società fu istituita. Per la parte
morale: di un gabinetto di lettura; delle discussioni e delle conferenze; delle
scuole diurne nei festivi e serali negli altri giorni; di quegli altri mezzi
analoghi che si giudicheranno "acconci". Varie
sono state, nel corso della sua vita, le iniziative intraprese,
tra cui quelle della costituzione della Scuola Serale e della
Banda Musicale. Dal
1886, anno di "elezione" a protettore della Società di San
Giuseppe, è tradizione ogni 19 marzo di solennizzare tale data
con la pratica religiosa. |
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La totalità dei soci (oltre 360 nell'anno 2000) partecipa alla
celebrazione di una Messa solenne nella Chiesa di Santo
Stefano. Alla fine della funzione, nella sede sociale, ubicata in
Piazza Tigli sin dal 1891 e nei locali odierni dal 1970, a tutti
gli iscritti vengono offerti zeppole, taralli e marsala. |
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